Le buste delle partecipazioni

Evviva, abbiamo le buste! Ci siamo fatti da noi le partecipazioni (e il tableau, la bomboniera, le girandole, i menu) ma per le buste che le conterranno abbiamo pensato di rivolgerci all’industria locale.

Grande fu il rammarico quando scoprimmo che Pisotti [sempre sia lodato] non assortiva il nostro formato, e C’Art ha fallito lasciandoci senza fornitori. Cosa ci restava? Chi ci avrebbe fornito più di cento buste di formato atipico, di colorazione non sgargiante ma nemmeno candida, entro 3-4 giorni? Mentre Mariachiara partiva in modalità isterica verso il centrocittà a osservare serrande abbassate e scaffali polverosi, io – che credo ancora alle favole – mi sono rivolto a Milàn-coeur-in-man…
Mi ricordavo di una vecchia ossigenata, senzaltro indigena, dall’antipatia leggendaria, con un negozio vetusto come a Nuoro non ce ne sono più da quando facevo le elementari, che avrebbe potuto risolverci il problema.

” ‘Giorno.. ehm… ehi siete già aperti…”
“Abbiamo aperto oggi.”
“Oh… eh… bene. Ascolti, avrei bisogno di molte buste, solo buste, che contengano un 11 per 14″
“Che formato strano. Ecco qua. Vanno bene. Quante ne vuole?”
“No, proprio bianche… Non ce le avrebbe avorio, o non so, altro… Ce ne servono più di cento, sono per delle partec…”
“Avevo già bello che capito, devo andare di là. Lei stia qua.”
La signora, segaligna, malvagia e impossibilitata al sorriso si introduce in un paio di cassetti  antichi e ne esce con un mazzetto di buste color avorio.

“Eh, belle proprio, grazie!”
“Aspetti. Le misuro… Mhm, vanno bene. Ne ho quaranta, vanno bene?”
“Veramente…”
“Vado di là e vedo se ce n’è altre. Lei aspetti qua.”

Nel mentre entra una cliente, che si innamora delle mie buste. “Ah che belle! Non le fanno più, buste così. Sono di carta da legno, non le fanno più con la carta da legno, sa?”  “Ah no?” “No no, oggi… ma guarda, hanno l’interno foderato in marrone, come quelle del mio matrimonio, nel ’68…”
“Proprio quelle sono” ci informa la signora di ritorno con un altro pacchetto di buste.
“Con queste facciamo 95, bastano?”
“Cioè, sì… Però… Non è che può ordinarne qualcunaltra… eh? eh?”
“Non ha sentito la signora? Non le fanno più queste buste. Manco simili.”

Insomma, abbiamo le buste vintage. Buste bellissime, belle al tatto, alla vista, rifinite, nei bordi e nelle chiusure, eleganti e in numero sufficiente. Perché la crudele megera con gli occhi al cielo ha raggiunto qualche altro antro del suo retrobottega e me ne ha procurato ancora una ventina. E alla fine mi ha pure fatto uno sconto.Sarà stata la grande magia del matrimonio, sarà stata la forza di un cuore palpitante, sarà stato il mio corpo scultoreo, ma abbiamo domato l’indomabile Cerbero. Abbiamo trovato le nostre buste d’epoca, e abbiamo già pensato a come abbellirle ulteriormente. Ma questa, permetteteci, è una sorpresa…
[Qui sotto la foto per dimostrare che questo sito è gestito da due sghignazzoni]

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2 risposte a Le buste delle partecipazioni

  1. antonella scrive:

    Ma che miti che siete!…davvero!!