Le buste delle partecipazioni
Grande fu il rammarico quando scoprimmo che Pisotti [sempre sia lodato] non assortiva il nostro formato, e C’Art ha fallito lasciandoci senza fornitori. Cosa ci restava? Chi ci avrebbe fornito più di cento buste di formato atipico, di colorazione non sgargiante ma nemmeno candida, entro 3-4 giorni? Mentre Mariachiara partiva in modalità isterica verso il centrocittà a osservare serrande abbassate e scaffali polverosi, io – che credo ancora alle favole – mi sono rivolto a Milàn-coeur-in-man…
” ‘Giorno.. ehm… ehi siete già aperti…”
“Eh, belle proprio, grazie!”
Nel mentre entra una cliente, che si innamora delle mie buste. “Ah che belle! Non le fanno più, buste così. Sono di carta da legno, non le fanno più con la carta da legno, sa?” “Ah no?” “No no, oggi… ma guarda, hanno l’interno foderato in marrone, come quelle del mio matrimonio, nel ’68…”
Insomma, abbiamo le buste vintage. Buste bellissime, belle al tatto, alla vista, rifinite, nei bordi e nelle chiusure, eleganti e in numero sufficiente. Perché la crudele megera con gli occhi al cielo ha raggiunto qualche altro antro del suo retrobottega e me ne ha procurato ancora una ventina. E alla fine mi ha pure fatto uno sconto.Sarà stata la grande magia del matrimonio, sarà stata la forza di un cuore palpitante, sarà stato il mio corpo scultoreo, ma abbiamo domato l’indomabile Cerbero. Abbiamo trovato le nostre buste d’epoca, e abbiamo già pensato a come abbellirle ulteriormente. Ma questa, permetteteci, è una sorpresa…
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Ma che miti che siete!…davvero!!
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